Un vino e un'annata come bandiera di un intero continente. Scopriamo il Penfolds Grange 1988

PENFOLDS GRANGE 1988

Annata storica di un vino che rappresenta nel mondo tutto il continente australiano.

Sull’etichetta dell’annata 1988 (imbottigliata nel 1989) scompare il nome “Hermitage” utilizzato dal 1951 da Max Schubert, ideatore del Grange, per sottolineare lo stretto legame del suo Syrah Australiano con l’eleganza e la potenza del vino a base Syrah più famoso del mondo, il francese Hermitage.

 

Il mito del Grange nasce in sordina perché all’inizio degli anni Cinquanta i vini Australiani della già famosa Penfolds erano leggeri e poco tannici, destinati al consumo in un breve arco di tempo e sicuramente non destinati all’invecchiamento. L’idea di Max Schubert venne criticata a tal punto che nel 1957 cessò la produzione del Grange perché definito da alcuni critici con il sapore di “ formiche schiacciate “. Nel 1960 rientra in produzione e il vino da uve Syrah con una piccola percentuale di Cabernet Sauvignon con quel carattere, in giovinezza duro ed austero, inizia a ricevere consensi. Il 1971 è l’anno della svolta, vince le olimpiadi del vino a Parigi ed inizia così la rivoluzione di tutti i vini Australiani con il cambiamento di stile e di tecniche produttive. I successi continuano anche in epoca recente con Wine Spectator che gli assegna nel 1990 il titolo di “ Red Wine of the Year “ e i 100 di Wine Advocat nel 2008. Ad oggi è uno dei vini più ricercati di tutta l’Australia e quella poco apprezzata prima annata del 1951 nel 2004 è stata pagata durante un’asta 28.200 € diventando uno dei 10 vini più pagati di sempre.

Nel calice il vino si presenta di colore rosso granato, intenso e lucente. Il naso è estremamente complesso molto concentrato nel fruttato, poi note scure di chinotto, china, inchiostro e tostate di cioccolato amaro e caramello; si avvertono inoltre accenni ematici e ferrosi ma anche echi rinfrescanti di menta. In bocca è estremamente pieno con tannino ben gestito, ritornano richiami olfattivi di caffè e liquirizia, note piacevolmente cioccolatose e un finale agrumato di arancia amara che invita a berlo di nuovo. 

Raggiunti i 30 anni il Grange è un uomo, forte, potente e vivo, vestito da un abito di alta sartoria francese ma abbronzato dal caldo sole Australiano, pronto a surfare in smoking facendosi ambasciatore della grande qualità vitivinicola raggiunta dal “Nuovo Mondo”.

Prezzo: sopra i 1000€ (sempre se riuscite a trovarne).             

Andrea De Pastina

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